RICORSO PER L’EQUIPARAZIONE DEL SERVIZIO PRE-RUOLO AL SERVIZIO DI RUOLO NEI TRASFERIMENTI A DOMANDA O D’UFFICIO E NELLE GRADUATORTIE INTERNE DI ISTITUTO, CON L’ATTRIBUZIONE DI 6 PUNTI PER CIASCUNA ANNUALITA’, NONCHE’ PER IL RICONOSCIMENTO INTEGRALE DEL PRE-RUOLO AI FINI DELLA RICOSTRUZIONE DI CARRIERA, SIA AI FINI GIURIDICI CHE ECONOMICI, CON RECUPERO DELLE DIFFERENZE RETRIBUTIVE.

In materia di ricostruzione della carriera del personale docente ed A.T.A., prima dell’entrata in vigore della Legge n. 103 del 10 agosto 2023, trovavano applicazione le disposizioni del D.Lgs n. 297/1994 che prevedevano come il riconoscimento, ai fini giuridici ed economici, del servizio pre-ruolo prestato presso scuole statali e parificate fosse riconosciuto per intero, per i primi quattro anni, e per i due terzi per gli anni successivi, nonché ai soli fini economici per il rimanente terzo.

Con l’approvata riforma, invece, è stato previsto che per il personale immesso in ruolo a far data dall’anno scolastico 2023/2024, la ricostruzione di carriera viene operata, sia i fini giuridici che economici, mediante valutazione integrale e per intero di tutto il periodo di servizio pre-ruolo svolto, senza limitazione ai soli primi quattro anni.

Sono però numerosissimi i docenti che, prima del 2023, hanno ottenuto un decreto di ricostruzione della carriera con riconoscimento solo “parziale” degli anni di servizio pre-ruolo e che, pertanto, si ritrovano ad aver perso somme rilevanti, sia a titolo di incrementi stipendiali che per gli arretrati dovuti.

Inoltre, nelle operazioni di mobilità ai fini delle graduatorie interne di istituto il servizio pre-ruolo è ancora oggi valutato per intero i primi quattro anni e poi i due terzi, con l’attribuzione di 3 punti, mentre dal quinto anno viene valutato ai 2/3, con l’attribuzione di 2 punti.

Ciò in quanto gli anni di pre-ruolo, ai fini della ricostruzione di carriera, prima della modifica apportata dal DL n. 69/2023 (convertito in legge 103/2023), si consideravano per intero per i primi quattro anni, mentre il periodo eccedente veniva valutato per i due terzi a fini giuridici ed economici e per un terzo a soli fini economici.

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Alla luce di quanto innanzi, con il patrocinio dello Studio Legale convenzionato (Avv. Antonio Rosario De Crescenzo), il sindacato ha avviato una campagna di ricorsi finalizzati al riconoscimento del diritto alla ricostruzione “integrale” della carriera, sia ai fini giuridici che economici, anche per il recupero delle somme spettanti a titolo di differenze retributive, nonché per il riconoscimento del pieno punteggio spettante nei trasferimenti a domanda e d’ufficio, anche nell’ambito delle graduatorie interne di istituto.

L’adesione ai ricorsi, a condizioni agevolate per tutti gli iscritti, sarà possibile a decorrere dal giorno 26.8.2024.

Gli interessati che vorranno aderire all’iniziativa giudiziaria potranno recarsi, nei giorni e negli orari di apertura, presso le sedi sindacali dello SNALS dove sarà disponibile tutta la modulistica necessaria.

Per aderire al ricorso gli interessati dovranno essere muniti dei seguenti documenti:

  1. Copia carta di identità e codice fiscale;
  2. Copia contratti di lavoro pre-ruolo e/o certificati di servizio;
  3. Copia domanda di ricostruzione di carriera;
  4. Copia decreto di ricostruzione della carriera;
  5. Copia dell’ultimo cedolino paga.

Sarà inoltre necessario sottoscrivere la Procura all’avvocato De Crescenzo e la Dichiarazione di esenza dal versamento del contributo unificato, nel solo caso di reddito familiare imponibile ai fini IRPEF inferiore ad € 38.514,03  

N.B. Entrambi i documenti saranno disponibili presso le sedi sindacali

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