Con due recentissime pronunce, sia il Tribunale di Roma che il Tribunale di Salerno, sez. Lavoro, in accoglimento dei ricorsi promossi dal nostro ufficio legale (Avv. Antonio Rosario De Crescenzo), hanno condannato il Ministero dell’Istruzione alla erogazione in favore di due iscritti del cd. Bonus Docenti pari ad € 500,00 per ciascun anno di servizio prestato, come previsto dall’art. 1, comma 121, della Legge n. 107/2015 (Buona Scuola).
I docenti avevano promosso ricorso in tribunale deducendo di aver prestato servizio presso varie istituzioni scolastiche in virtù di contratti di lavoro a tempo determinato e di non aver percepito il “Bonus Docenti di € 500,00” introdotto con la L. 107/2015, riconosciuto esclusivamente in favore del personale di ruolo, determinandosi, così, una ingiustificata discriminazione sul piano sostanziale.
Il suddetto beneficio economico viene infatti concesso al personale a tempo indeterminato al fine di sostenere la formazione continua e di valorizzarne le competenze professionali, mediante una carta elettronica che può essere utilizzata per l’acquisto di libri, di hardware e software, per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento ecc.
Sul presupposto che il sistema scolastico ha l’onere di far sì che sia tutto il personale docente – e non certo esclusivamente quello di ruolo – a poter conseguire un livello adeguato di aggiornamento professionale e di formazione, affinché sia garantita la qualità dell’insegnamento complessivo fornito agli studenti” corrispondente al canone di buona amministrazione, i tribunali aditi hanno accolto i ricorsi riconoscendo il diritto ad usufruire del Bonus anche ai docenti precari.
Per l’effetto, il Ministero dell’Istruzione è stato condannato ad erogare in favore dei ricorrenti il beneficio economico pari ad € 500,00 per ciascuna annualità di servizio prestato, che per taluni si è sostanziato nel diritto a percepire somme per oltre € 4.000,00.Per chi fosse interessato, si rappresenta che le adesioni ai ricorsi Bonus Docenti sono ancora aperte