PROCLAMATO LO SCIOPERO


Le OO.SS. Flc Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams, all’indomani del “nulla di fatto” nell’incontro di conciliazione tenutosi tra le OO.SS. ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali tenutosi a seguito dello stato di agitazione indetto dalle stesse, ha proclamato una giornata di sciopero per il giorno 10 dicembre per tutto il personale della scuola. Nel tentativo di conciliazione esperito non abbiamo rilevato alcuna reale disponibilità a modifiche concrete del testo della legge di bilancio. L’offerta di tavoli di discussione arriva fuori tempo massimo, siamo stanchi. Ci aspettavamo proposte tangibili e invece da mesi, per non dire da anni, firmiamo accordi e patti che non vengono mai rispettati: ci sentiamo “traditi”. La categoria protesta per l’esiguità delle risorse disponibili per il rinnovo contrattuale, che si tradurrà addirittura in aumenti vergognosamente inferiori a 100 euro medi pro capite che non colmano il divario stipendiale con il restante personale della Pubblica Amministrazione di pari livello d’istruzione (350 euro per i laureati), né quello con il personale scolastico europeo. Ma anche le risorse previste in legge di bilancio per il trattamento accessorio, per la riforma dell’ordinamento professionale e per la formazione sono inadeguate rispetto alle dichiarazioni di principio del Governo sull’importanza dell’istruzione pubblica. Inoltre, manca ancora l’Atto d’indirizzo per dare avvio alle trattative per il rinnovo della tornata contrattuale, già in scadenza, 2019-2021. Queste nel dettaglio le motivazioni dello sciopero:
Rinnovo del CCNL 2019/2021 sotto il profilo normativo e retributivo
 stanziamento risorse aggiuntive per ridurre il divario esistente tra le retribuzioni del settore, a parità di titoli di studio, alla media di quelle del comparto pubblico e in prospettiva alla media dei paesi europei;
 incremento del fondo per la valorizzazione della professionalità docenti e definalizzazione degli aumenti eliminando ogni riferimento a: “dedizione all’insegnamento, impegno nella promozione della comunità scolastica e la cura nell’aggiornamento professionale continuo”;
 incremento del fondo per la contrattazione integrativa delle istituzioni scolastiche;
 estensione della card docenti al personale precario e al personale educatore ed Ata.

Obbligo formativo del personale
 sancire che l’attività di formazione e aggiornamento professionale come prestazione lavorativa vada considerata, ai sensi del CCNL, nell’orario di servizio, così come affermato dalla Corte di giustizia europea e sottoscritto nel patto sul lavoro pubblico da CGIL, CISL e UIL.

In tema di relazioni sindacali
 va affermata la centralità delle prerogative contrattuali rispetto alla legge come strumento di potenziamento della funzione unificante che il sistema di Istruzione e Ricerca svolge per l’intero Paese. Va escluso l’intervento unilaterale su materie di competenza della contrattazione quali la mobilità, la formazione, la valorizzazione professionale e in generale su tutti gli aspetti attinenti al rapporto di lavoro, come, del resto, previsto dal T.U. n 165/2001.

Organici e stabilizzazione precari
 proroga al 30 giugno 2022 dei contratti docenti e Ata sul cosiddetto “organico covid” eliminando per i docenti il vincolo di utilizzo per le sole attività di recupero degli apprendimenti;
 riduzione generalizzata del numero di alunni per classe e per istituzione scolastica, come da Patto per la Scuola Governo/sindacati del 20 maggio scorso prevedendo anche aumento di organico, come recupero dei tagli degli ultimi venti anni:
 costruzione di un sistema strutturale e permanente di abilitazioni nella scuola ai fini della stabilizzazione del precariato in favore dei precari con almeno 3 anni di servizio, docenti già di ruolo;
 superamento dei vincoli imposti al personale neo assunto sulla mobilità.

Personale ATA
 indizione del concorso riservato per gli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA con tre anni di servizio, compresi coloro che sono sforniti di titolo di studio specifico;
 incremento dell’organico Ata implementando i parametri di distribuzione del personale alle scuole anche in ragione delle sempre più crescenti esigenze di sicurezza con particolare riferimento al profilo di collaboratore scolastico, stante l’intesa MI/sindacati del 18 maggio scorso;
 superamento blocco quinquennale ai fini della mobilità dei Dsga neo assunti.

Sburocratizzazione del lavoro e semplificazione
 limitare all’essenziale la documentazione relativa ai processi didattici e amministrativi;
 valorizzare l’autonomia progettuale dei docenti che si esplica nella dimensione individuale e collegiale;
 snellire i procedimenti amministrativi eliminando confusioni e conflitti di competenza con altri enti pubblici.

Dimensionamento delle autonomie scolastiche con 500 alunni
 Rendere permanente e fruibile la norma transitoria sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche con 500 alunni

Autonomia Differenziata
 superamento di ogni iniziativa di devoluzione delle competenze in materia di istruzione

“Sia chiaro che siamo determinati a rivendicare le nostre richieste tenendo alta in questi giorni l’attenzione del Governo, del Parlamento e dell’opinione pubblica sull’istruzione” dichiara il nostro Segretario Generale Elvira Serafini. Se la scuola è davvero un bene comune, come si continua a ripetere, ci chiami il Presidente Draghi per un confronto, noi siamo disposti ad affrontare ogni questione con attenzione e il Parlamento modifichi realmente la legge di bilancio nella direzione da noi indicata”.

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