Roma 08/07/2019 – Lo SNALS-CONFSAL per tutelare gli interessi dei vincitori al concorso nazionale per il reclutamento di dirigenti scolastici, predisporrà atto di intervento ad adiuvandum in appello, finalizzato a sostenere le difese del MIUR e, quindi, a riformare le sentenze del TAR Lazio (tra le tante n. 8655/2019) che hanno stabilito l’annullamento in toto della procedura concorsuale. Difatti, il TAR ha ritenuto che alcuni membri della Commissione “plenaria”, versavano in situazione di incompatibilità e, quindi, ciò – sempre secondo il TAR – ha reso illegittimo l’operato della Commissione. Nella seduta plenaria della Commissione, secondo il TAR, sono stati validati i quesiti e tra l’altro sono state definite le griglie di valutazione. Tale circostanza avrebbe, sempre secondo il TAR, per la presenza di commissari in situazione di incompatibilità inficiato “a cascata” l’operato di tutte le sottocommissioni.
Lo SNALS-CONFSAL ritiene che la presenza dei commissari ritenuti dal TAR Lazio “incompatibili” non abbia invalidato in toto la procedura concorsuale atteso che la ratio dell’incompatibilità risiede, infatti, nell’esigenza di evitare che i candidati che hanno seguito corsi di preparazione al concorso possano risultare avvantaggiati dalla presenza in commissione di un loro docente, esigenza questa che, evidentemente non ricorre laddove, come nella presente fattispecie, l’attività della Commissione “plenaria” è stata quella di fissare i criteri di valutazione e non di esaminare direttamene i candidati. Difatti, la presenza dei commissari nella Commissione “plenaria” ritenuti “incompatibili” non significa che poi le prove si siano svolte in violazione del principio di imparzialità ed abbiano pregiudicato il buon andamento della Pubblica Amministrazione.
In ogni caso riteniamo che già da oggi il Consiglio di Stato possa concedere la sospensiva alla sentenza del 2 luglio e procedere alla fissazione della data dell’udienza entro la fine del mese di luglio.